I sogni hanno forza quando sono realizzabili.
Abbiamo sognato ad occhi aperti, riuscendo così a costruire un perfetto copione del nostro incontro clandestino.
Attraverso i sogni abbiamo conosciuto le nostre voglie, i nostri gusti. Abbiamo compreso gli stati d’animo creando così una situazione che potesse essere la più ideale.
Ho messo minuziosamente in fila tutti i miei intenti, quelli che ti ho dichiarato e quelli che ti ho volutamente lasciato nascosti, non per negarti dei desideri, ma per creare quel mistero intrigante e per vederti abbandonata alle mie volontà.
E così, l’ultimo venerdì, ti ho qui in questo luogo segreto e introvabile, nella penombra di questa stanza intima.
Ti ho fatta inginocchiare ancora, ma questa volta sulla flessibile superfice del letto.
Le gambe sono aperte e distanziate lasciando il giusto varco per posizionarmi sotto la tua parte più intima e sensibile.
Sono serrato tra le tue cosce calde.
L’umido della mia lingua si unisce all’umido della tua eccitazione.
Davanti a te ho posizionato astutamente uno specchio che ci inquadra; ti ho volutamente spinta nella sceneggiatura di questo atto – so che ti imbarazza, ma mi piace spingerti oltre.
I minuti passano tra i movimenti audaci.
Ora non tieni più tutte le emozioni che ti scorrono addosso: l’eccitazione, il piacere dei miei innesti che ti scavano tra le gambe, il tremore dei brividi sulle ginocchia, il pudore di vederti così discinta e l’eccitazione di sentirti così porca.
A tratti abbassi lo sguardo e a tratti ti guardi allo specchio, per comprendere quanto stai bene, quanto sei bella;
…e anche quanto ti voglio e quanto sei mia.